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Lampedusa – Respingimenti di massa effettuati con aerei civili

Comunicato stampa del Cir

Il CIR esprime grave preoccupazione per il respingimento di 90 cittadini stranieri verso la Libia. Il rimpatrio di massa è stato effettuato con un aereo della linea croata Air Adriatic, partito oggi da Lampedusa con a bordo una nutrita scorta di agenti di polizia, oltre a personale di volo croato. Il CIR ha incaricato i suoi consulenti legali di verificare se vi sia stata una violazione delle norme internazionali sull’aviazione civile.

I 90 stranieri – alcuni dei quali dichiaratisi palestinesi, altri iracheni – fanno parte di un gruppo di più di 1100 persone arrivate a Lampedusa nei giorni scorsi.
A seguito del monitoraggio del CIR, condotto a Lampedusa dal coordinatore per la Sicilia avv. Giorgio Bisagna, risulta che nel respingimento non sono state osservate le regole stabilite dalla legge Bossi-Fini e dal relativo regolamento di attuazione.
Il regolamento prevede che allo straniero respinto debba essere consegnato a mano, in una lingua a lui comprensibile, il provvedimento scritto e motivato con indicazione delle modalità di impugnazione.
Non risulta che questa comunicazione sia stata fatta. Inoltre, non risulta neanche che il giudice di pace abbia convalidato la misura del respingimento, come prescritto dalla legge. Per di più questa modalità di respingimento di massa è in contrasto con il 4° Protocollo aggiuntivo alla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, protocollo firmato e ratificato dall’Italia e quindi Legge dello Stato.

La preoccupazione del CIR si riferisce innanzitutto al diritto, evidentemente negato, di chiedere asilo e protezione in Italia da parte di chi teme di subire nel proprio Paese persecuzioni o danni gravi a causa di una situazione di violenza generalizzata.
Il CIR ricorda che già nell’ottobre scorso simili operazioni di respingimento di massa verso la Libia hanno provocato l’accesa protesta dell’ONU e di tutti gli enti di tutela in Italia.

Il CIR dà atto che, tra ieri e l’altro ieri, 397 cittadini stranieri sono stati trasferiti da Lampedusa al centro di accoglienza Sant’Anna di Crotone, dove sarà possibile valutare le situazioni individualmente. La diversità di trattamento tra quelli respinti verso la Libia e quelli accolti a Crotone richiede tuttavia un’urgente spiegazione da parte delle autorità.

Il CIR chiede con forza al Governo di non proseguire con questa politica di respingimenti di massa e di osservare scrupolosamente le garanzie previste dalla normativa nazionale e internazionale.