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Sospendere accordo con Poste Italiane per pratiche immigrati

Salvatore Perugini, candidato a sindaco di Cosenza per il centrosinistra, ha scritto al viceministro all’Interno Marco Minniti per chiedere, raccogliendo un appello fatto in proposito dall’Associazione ‘Baobab’, di sospendere l’applicazione dell’accordo con Poste Italiane per le pratiche di rinnovo del permesso di soggiorno degli immigrati.

‘Quest’anno -sottolinea Perugini- e’ stato realizzato tra Viminale e Poste Italiane un accordo perche’ la pratica di rinnovo dei permessi di soggiorno degli immigrati sia espletata presso gli uffici postali. L’operazione costera’ ad ogni richiedente circa 70 euro. L’accordo pone molteplici problemi perche’ scarica sugli immigrati i costi di pratiche che sono sostanzialmente dovute e crea una sorta di monopolio in favore di un privato (Poste Italiane). Questo a fronte di quale servizio? In pratica, l’ufficio postale si limita a trasmettere i dati della domanda alla Questura. Tra l’altro, l’avvio del servizio da parte di Poste italiane e’ stato gia’ rinviato due volte’.
Nella lettera il candidato del centrosinistra al Comune di Cosenza sollecita un ripensamento delle politiche per l’immigrazione e rileva che ‘molti Comuni hanno avviato da tempo o sono in procinto di avviare sperimentazioni e progetti di decentramento amministrativo delle pratiche del permesso di soggiorno in accordo con la Questura. L’accordo tra Viminale e Poste Italiane vanifica i frutti di queste collaborazioni gia’ avviate. Anche a Cosenza c’e’ un percorso, in via di ultimazione, tra la Provincia, la Questura e un coordinamento di associazioni di immigrati per coinvolgere i Comuni sedi di Commissariato PS nel decentramento delle pratiche, al fine di accelerare le operazioni. Tale progetto e’ stato, fra l’altro, inserito nel Programma della coalizione da me guidata’.