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Vertice su CPT Caltanissetta, intanto 20 in fuga

Vertice operativo a Caltanissetta, questa mattina, dopo le due inchieste sul centro di permanenza temporanea nisseno aperte dalla procura della Repubblica e dal Viminale, a seguito delle denunce relative a vessazioni e discriminazioni ai danni di immigrati, nonche’ alla circostanza che dipendenti arabi avrebbero preso soldi per fare scappare gli extracomunitari.

Fissato un incontro tra il reggente della procura, l’aggiunto Renato Di Natale, il questore, Filippo Piritore, e i dirigenti della questura che sabato scorso, quando era esploso il caso in seguito alla pubblicazione di un’inchiesta sul quotidiano “La Repubblica”, avevano interrogato i circa dieci immigrati che avevano denunciato episodi di estorsione e razzismo subiti all’interno del centro di permanenza di Pian del Lago e che nel frattempo sono stati trasferiti ad Agrigento e ieri hanno incontrato il personale di Medici senza frontiere.

Fatti smentiti dai dirigenti della cooperativa “Albatros 1973” che gestisce il cpt che attualmente ospita 96 persone. E a Caltanissetta sono in arrivo anche gli ispettori del ministero dell’Interno. Mentre il prefetto, Pietro Lisi, ha annunciato un’intensificazione dei controlli nel centro.
Intanto, secondo quanto si apprende, 20 extracomunitari sarebbero fuggiti dalla struttura di accoglienza nella notte tra sabato e domenica. Sei di loro sono stati fermati ieri alle porte di San Cataldo, nella zona dello scalo ferroviario: si tratta di due palestinesi e di quattro nordafricani. Le ricerche da parte delle forze dell’ordine proseguono.