Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Rimini – Quando la scusa della bombola a gas, nasconde la vera ragione.

Comunicato Lab. Paz sulla retata alla "fonte"

Articoli di giornali, comunicati stampa, la miseria dei tanti senza volto come sempre viene ingurgitata dentro la solita sinfonia della cosiddetta clandestinità intesa come sinonimo di criminalità devianza e quant’altro. Ora con il nuovo Assessorato alla sicurezza, con la obsoleta quanto implementata strategia della caccia al “noto e diffuso abusivo“, assististiamo ad una ricerca affannosa, quasi ossessiva, di quei cittadini che hanno l’ unica responsabilità, se di responsabilità si può parlare, di conoscere lingue altre, culture altre, di provenire da altri luoghi.

Persone che arricchiscono la nostra socialità con i loro volti sorridenti e mantengono viva la memoria di un territorio che negli anni del dopo guerra accoglieva e non respingeva.
Sembra essersi generata una metamorfosi tumorale, degenerativa, che si nutre della propria cecità, persuasa che sia l’ ordine, di quale ordine si tratti non si sa, o la sicurezza a portare il benessere, ad arricchire la città.

Crediamo sia necessario invitare l’ amministrazione comunale ad aprire un pubblico dibattito con tutte quelle realtà che si occupano degli esclusi, dei migranti, dei tanti senza volto, oppure si corre il rischio di creare mostri e fantasmi, che, primo non esistono e, secondo, sono generati da quella che chiamiamo democrazia, e dalle sue articolazioni: Legge Bossi/Fini, Legge 30 sul mercato del lavoro ecc…

Se crediamo davvero che l’unico problema sia quello che gli amministratori, definiscono, “abusivismo commerciale“, significa davvero, che oltre alla cecità degli uomini di “buon governo” ci troviamo di fronte a persone che non pensano oltre ai propri esclusivi interessi. E ciò è drammatico.

Laboratorio Sociale Occupato Paz