Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

da Il Brescia del 25 0ttobre 2007

Iniziata la mobilitazione dei migranti a Brescia in vista della manifestazione del 27 ottobre

Gli immigrati contro le Poste un presidio in piazza Vittoria

Il caso. Gli extracomunitari denunciano «il lucroso affare della convenzione col Governo»
Slogan, striscioni e attività bloccata fino a sera, poi lo spostamento in piazza Loggia.

Brescia. Cercavano un modo per uscire dal silenzio e l’hanno trovato.Ieri pomeriggio, attorno alle 17.30 un centinaio di migranti ha dato vita a un presidio davanti al palazzo delle poste di piazza Vittoria per chiedere l’abrogazione del protocollo di intesa fra ministero degli interni e Poste Italiane per il rilascio del permesso di soggiorno. Slogan, striscioni e attività postali bloccate fino a sera. All’iniziativa,collaterale alla manifestazione nazionale in programma per sabato pomeriggio in città, hanno preso parte le associazioni degli immigrati bresciani con il sostegno della Cgil, dei sindacati di base e del Centro sociale Magazzino 47. Pakistani, indiani, magrebini, cittadini dell’est Europa:c’era davvero tutta la geografia del lavoro immigrato ieri sulle scale di piazza Vittoria. I manifestanti hanno cercato di entrare nel palazzo delle poste,ma sono stati fermati da un cordone della polizia. Il presidio è dunque continuato all’esterno fino a sera ormai fatta: «Siamo in piazza oggi e torneremo per le strade del centro sabato in 10 mila per dire un no convinto alla Bossi-Fini che comporta costi eccessivi per il rinnovo dei permessi di soggiorno», raccontavano dalla piazza. Davanti alle poste per denunciare «il lucroso affare della convenzione col Governo», ma anche per sfiduciare «un governo che ancora nulla ha fatto per riformare una legge razzista e controproducente per gli interessi dei datori di lavoro». «Permesso di soggiorno e diritti per tutti» era il coro che ha poi accompagnato il corteo che si è spostato attorno alle 19 sotto i portici della Loggia: «È da qui, come nel 2000, che riparte la nostra lotta», hanno commentato gli organizzatori. E sempre da piazza Loggia partirà sabato alle 27 la manifestazione nazionale.


Gli immigrati «chiudono» le Poste

Presidio con blocco degli ingressi alle Poste centrali di piazza Vittoria da parte di una cinquantina di immigrati in rappresentanza di tutte le associazioni di cittadini stranieri, di Cgil e centro sociale Magazzino 47, ieri pomeriggio dalle 17.30 fino alle 19, orario di chiusura degli uffici.
Gli immigrati, con striscioni e scandendo slogan, hanno protestato contro il costo del permesso di soggiorno e soprattutto contro le lungaggini e i ritardi per il suo rilascio.
«La situazione è diventata insostenibile – ha spiegato Momar Mbow, vicepresidente del Forum delle associazioni degli immigrati -. Dobbiamo pagare 70 euro per ogni permesso, per ogni persona della famiglia, compresi i ragazzini che hanno compiuto 14 anni. Inoltre dobbiamo versare altri 70 euro per qualsiasi cambio di indirizzo, o se si sbaglia data o luogo di nascita. Ma quel che più ci preoccupa sono gli otto mesi di ritardo nella consegna del documento, che ci arriva praticamente quando è già scaduto».
La preoccupazione degli immigrati bresciani è forte, e si farà sentire soprattutto nel corso di una grande manifestazione nazionale organizzata per sabato, nella nostra città.
Dalle Poste il presidio si è poi spostato in piazza Loggia. Un altro è previsto in mattinata allo sportello unico degli immigrati, nel pomeriggio in questura e domani mattina in Prefettura.


Il rinnovo del permesso ? E’ troppo lento e costoso
Manifestazione di protesta ieri pomeriggio davanti alle poste di piazza Vittoria.

«72 euro per ogni rinnovo? Tempi di attesa superiori ai 6 mesi? No grazie!». Le istanze del centinaio di manifestanti che ieri pomeriggio dalle 17.30 hanno presidiato l’ingresso delle Poste di piazza Vittoria sono chiare: abrogazione del protocollo di intesa tra gover­no e Poste Italiane (che dal di­cembre 2006 gestiscono il rila­scio dei permessi di soggiorno, prima affidato ai comuni con spese e tempi di attesa decisa­mente inferiori per i richieden­ti); rottura del legame tra per­messo di soggiorno e contratto di lavoro; chiusura definiti­va dei Cpt; una sanatoria che consenta di regolarizzare gli stranieri già presenti sul terri­torio e l’abrogazione della Bos­si-Fini.Una serie di richieste che arri­vano dalla quasi totalità del mondo immigrato organizza­to, che si mobiliterà per l’inte­ra settimana con un presidio permanente in Piazza Loggia da cui sabato 27 pomeriggio, at­torno alle 15, prenderà il via la manifestazione nazionale che precederà quella del 28 otto­bre a Roma.