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da L'informazione del 17 gennaio 2008

Braccate, si gettano nell’Enza

Un’ora nelle acque gelide del torrente per due prostitute nigeriane

Immerse nell’acqua gelida per oltre un’ora per non farsi prendere dalle forze dell’ordine. Si è sfiorata la tragedia ieri mattina attorno alle 11 nel torrente Enza, durante una vasta operazione congiunta di carabinieri e polizia municipale. Due giovani prostitute si sono gettate nelle acque gelide, sperando di non essere arrestate e quindi rimandate in patria.
Per salvarle è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco, mentre nella concitazione degli eventi un militare si è lussato una spalla.
L’operazione congiunta di polizia municipale e carabinieri è scattata alle dieci. Diverse pattuglie hanno raggiunto via del Taglione e strada Argini Enza. Obiettivo della missione individuare e denunciare immigrati clandestini e giovani prostitute al lavoro in quelle zone. Arrivate sul posto le pattuglia hanno bloccato due donne mentre altre due ragazze si sono date alla fuga. Per evitare i controlli hanno deciso di gettarsi nelle gelide acque del torrente Enza, a pochi metri dal loro squallido luogo di lavoro. Ma agenti e militari erano già molto vicini. Nel vano tentativo di bloccarle un carabiniere è scivolato e si è lussato una spalla.
Ma le due donne non si sono fermate e sono arrivate quasi al centro del greto, immerse fino al busto nell’acqua che sfiorava zero gradi.Per quasi un’ora sono rimaste immobili, con gli agenti della municipale e i carabinieri del nucleo radiomobile fermi sulle due rive che hanno cercato in tutti i modi di convincerle ad uscire. Le ragazze sono rimaste abbracciate una all’altra rischiando di essere travolte dalla corrente e finire
annegate.
Le forze dell’ordine hanno chiesto l’intervento dei vigili del fuoco e poco prima di mezzogiorno sono arrivate sul posto due squadre.
Mentre da terra carabinieri e vigili hanno continuamente cercato di tranquillizzare le due extracomunitarie,
un pompiere, opportunamente imbragato, si è calato nelle fredde acque e le ha lentamente
raggiunte. Dopo un breve scambio di battute è riuscito a convincerle a farsi accompagnare fuori dall’acqua. Una vota portate sull’argine sono state soccorse dal personale medico che era arrivato sul posto con un’ambulanza.
Trasportate al pronto soccorso del Maggiore, i medici hanno riscontrato un leggero principio di congelamento alle gambe.
Dopo le cure del caso sono state e trasferite nel comando di via delle Fonderie dove è avvenuta
l’identificazione. Per una O.J.di 27 anni è scattata la procedura d’espulsione, l’altra, N.S., è risultata
minorenne per cui è stata accompagnata in una struttura di accoglienza gestita dal Comune.

di Marcello Volta