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Lampedusa – Entro due mesi 500 clandestini rimpatriati

Entro il “termine massimo” di due mesi verranno rimpatriati i tunisini che sono stati identificati e si trovano nei Centri per immigrati di Lampedusa. Lo prevede un’intesa siglata dal ministro dell’Interno Roberto Maroni e dal suo collega tunisino Rafik Belhaj Kacem.

Sarebbero circa 500, secondo quanto si apprende, i tunisini identificati ospitati nei centri di Lampedusa. E’ su questi 500 che si sarebbe raggiunto l’accordo tra Italia e Tunisia per il rimpatrio. Stime ufficiose indicano in poco più di mille i tunisini presenti a Lampedusa. Le procedure di identificazione non sono ancora state completate e proseguono.

Fugge da Cpa e sale in aereo
Un immigrato e’ riuscito a fuggire ieri dal Cpa ed e’ stato trovato all’alba all’interno dell’Atr in partenza per Palermo dal personale dell’aeroporto. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo, di cui non sono state rese note le generalità, ha lasciato la struttura di accoglienza, è arrivato in aeroporto ed è riuscito, scavalcando la recinzione, a raggiungere l’aeromobile che avrebbe dovuto lasciare l’isola alle 6.25, a salirci sopra e a nascondersi lì.

In base a una prima ricostruzione fornita dall’Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile) è stato il comandante dell’aereo, in sosta presso l’aeroporto di Lampedusa, nel prendere in consegna il velivolo a rilevare che i sigilli di sicurezza erano stati manomessi. Il comandante ha quindi interessato i servizi di vigilanza e sicurezza che hanno perquisito l’aereo trovando a bordo un clandestino “che si era introdotto in aeroporto eludendo la sorveglianza”. Lo straniero, riferisce l’Enac, è stato quindi “preso in consegna dalle autorità competenti”.

L’Enac ricorda che, secondo quanto previsto dal Programma nazionale di sicurezza, sugli aeromobili in sosta per un periodo superiore alle 12 ore o nel corso della notte devono essere apposti i sigilli di sicurezza in modo da garantire che ogni via di accesso a bordo sia interdetta ai non autorizzati. Nel caso in cui vengano rilevati segni di manomissione, deve esserci la segnalazione alle forze dell’ordine che, al termine delle verifiche, dovranno rilasciare il nullaosta per poter rimettere in volo il velivolo stesso.