Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Anci – In dieci città del centro nord acquisizione di cittadinanza aumentata del 482%

Secondo lo studio nel 2029 la quota di minori stranieri passerà da un 9,7% attuale ad un 20,7%: vale a dire che un minore ogni cinque sarà di origine straniera

Tra il 2003 e il 2010 in dieci città del Centro Nord le acquisizioni di cittadinanza da parte di giovani stranieri sono aumentate del 482%. Tutto questo mentre cresceva in modo costante anche il numero dei minori residenti (+163% contro il +74% registrato a livello nazionale) arrivati ad essere nel 2010 quasi 3 volte il valore del 2003. E’ uno degli aspetti fotografati dalla ricerca ‘Da residenti a cittadini’ che Cittalia ed Anci hanno diffuso oggi nel corso Conferenza nazionale per la cittadinanza.

Nelle città esaminate (Torino, Alessandria, Genova, Varese, Verona, Trieste, Reggio Emilia, Ferrara, Forlì e Firenze), le cittadinanze acquisite sono aumentate di quasi 6 volte il valore tra il 2004 e il 2010 (passando da 336 nel 2004 a 1.968 nel 2010) ed hanno riguardato minori stranieri nati e residenti in Italia (la cui condizione è regolata dall’art.4 della legge 91/92 sulla cittadinanza) e minori stranieri residenti di cui almeno un genitore straniero abbia acquisito la cittadinanza italiana (se ne occupa l’art.14).

Dallo studio emerge che sebbene in termini assoluti le cittadinanze rilasciate in base all’articolo 14 siano, ogni anno, la grande maggioranza (rappresentano oggi l’83,7% del totale), la crescita dei neocittadini italiani per l’articolo 4 è stata molto più veloce: al 2010, infatti, il valore di tale tipologia di cittadinanza risulta essere quasi 8 volte il valore al 2004, contro le 5,5 volte del numero relativo alle cittadinanze rilasciate ex articolo 14.

In particolare – rilevano Anci e Cittalia – dal 2005 al 2010, su 100 minori stranieri nati in Italia residenti nei 10 comuni indagati, in media solo 62 ogni anno hanno acquisito la cittadinanza italiana (ex art. 4). Mentre riguardo alle cittadinanze ottenute ex articolo 14, l’incidenza percentuale sui potenziali richiedenti è nettamente più bassa rispetto a quella delle cittadinanze ex art. 4, ma in lieve crescita. Se al 2004 la quota di minorenni che avevano ottenuto la cittadinanza era solo lo 0,9%, nel 2010 supera il 2%.

Lo studio prevede che nei prossimi anni si registrerà un aumento sostanziale della popolazione minorile straniera. Dalle circa 350mila unità del 2003 si arriverà a 2 milioni nel 2029, con una crescita pari al 474%. Rispetto al totale dei minori residenti in Italia (nel 2029 se ne prevedono 9 milioni e 813mila), la quota di minori stranieri passerà da un 9,7% attuale ad un 20,7%: vale a dire che un minore ogni cinque sarà di origine straniera.