Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Contro le politiche europee e tunisine anti-migranti e anti-Nere/i

Lettera aperta di 379 ricercatrici e ricercatori e membri della società civile

Ph: Dorra Frihi e Ludovica Gualandi (progetto Mem.Med)

Riproponiamo la lettera aperta di 379 ricercatrici e ricercatori e membri della società civile pubblicata su il manifesto, e in contemporanea su Mediapart e, in arabo, su Nawaat.

Come ricercatrici e ricercatori e membri della società civile, del Nord e del Sud globali, intendiamo prendere posizione collettivamente contro il “Memorandum d’intesa su un partenariato strategico e globale tra l’Unione Europea (Ue) e la Tunisia”, firmato il 16 luglio 2023, e, più in generale, contro le politiche di esternalizzazione delle frontiere della Ue. Allo stesso modo ci opponiamo ai vari interventi pubblici del presidente della Repubblica Kaïs Saïed, del Ministero degli Interni, del Ministero degli Esteri e di numerosi membri dell’Assemblea dei Rappresentanti del Popolo (ARP), rivolti contro le popolazioni migranti sin dal febbraio 2023.

Mentre l’allineamento della Tunisia alle politiche europee di esternalizzazione si è consolidato da tempo, denunciamo l’attuale pericoloso tornante nell’accettazione di queste politiche e dei presupposti razzisti che vi sottendono. Ormai la Tunisia mostra una propria volontà di rafforzare un sistema di esclusione e di sfruttamento di chi proviene da paesi dell’Africa sub-sahariana. Invece di denunciare questa ulteriore escalation razzista, basata su un discorso populista e cospirazionista proprio al contesto di deriva autoritaria che sta attraversando il paese, i responsabili europei strumentalizzano le migrazioni cosiddette irregolari presentandole come “una piaga comune”. In maniera opportunista e irresponsabile, la UE consolida il discorso presidenziale e alimenta la fobia anti-migranti e anti-nere/i, oltre a veicolare l’immagine di un’Europa che aiuta la Tunisia a proteggere i suoi confini e non invece quelli europei.

Esprimiamo la nostra piena solidarietà con tutte le persone migranti e il rigetto dei discorsi di odio da entrambe le sponde del Mediterraneo. Come universitari/e e membri della società civile che lavorano su queste tematiche, desideriamo inoltre contrastare la disinformazione diffusa in Tunisia da alcune/i responsabili politicigiornaliste/i e individui che si presentano come universitari/e le/i quali costruiscono argomentazioni razziste prive di ogni fondamento fattuale. È urgente interrogarsi sulle ragioni per cui delle popolazioni vulnerabili vengono utilizzate come capro espiatorio per nascondere il fallimento delle politiche pubbliche in Tunisia.

1) No, le/i cittadine/i dei paesi dell’Africa sub-sahariana non sono una “piaga” per la Tunisia

È stato proprio il comunicato della presidenza della Repubblica del 21 febbraio 2023 che si riferiva a “orde di migranti sub-sahariani” minaccianti “la composizione demografica” del paese, a scatenare violenti attacchi contro le persone nere, così come arresti arbitrariespulsioni dalle abitazioni e brutali licenziamenti. Mentre diverse ambasciate organizzavano rimpatri, molte/i sono fuggite/i via mare – nello stesso periodo si è verificato un aumento drastico di naufragidecessi o sparizioni al largo delle coste tunisine. Alcune centinaia di persone tuttora dormono davanti gli uffici dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) e dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) a Tunisi, richiedendo una ricollocazione o un’evacuazione verso paesi sicuri.

All’inizio di luglio a Sfax questi attacchi si sono nuovamente intensificati, in seguito alla morte di un cittadino tunisino di cui è stato incolpato un cittadino di un paese dell’Africa sub-sahariana, mentre poco prima un uomo del Benin è stato pugnalato a morte. In un contesto in cui ancora oggi vengono liberamente diffusi discorsi di odio, le forze di sicurezza tunisine hanno intensificato le retate a Sfax, deportando almeno 1200 cittadine/i subsahariane/i alle frontiere con la Libia e l’Algeria, all’interno di zone desertiche militarizzate e inaccessibili. Senz’acqua, né cibo, spesso malmenate/i, molte/i di loro sono riuscite/i a far arrivare le immagini della loro sofferenza – una realtà negata dal Ministero degli Interni. Ad oggi almeno 20 morti sono stati confermati da diverse fonti, un numero probabilmente ampiamente sottostimato.

Dietro le categorie razzializzanti di “subsahariane/i”, “africane/i” o di “migranti irregolari”,  vi sono studentesse e studenti, lavoratrici e lavoratori, rifugiate/i e richiedenti asilo, persone arrivate per ricevere cure mediche, oppure da anni in attesa del  permesso di soggiorno, così come persone che non possono uscire dal territorio per rinnovare il visto. La diversità dei percorsi e delle condizioni di queste persone, come la loro stessa umanità, vengono rese invisibili, con il risultato di marginalizzarle ulteriormente e disumanizzarle. Molte/i non riescono a regolarizzarsi a causa di un quadro legislativo obsoleto e incoerente e di procedure amministrative lente e complesse. Così come accade a molte/i tunisine/i in Europa, la condizione delle persone migranti in Tunisia diventa irregolare a causa di leggi e pratiche che classificano le popolazioni del continente africano in migranti “desiderabili” o “indesiderabili” e che criminalizzano gran parte dei suoi giovani. Invece, il soggiorno irregolare dei migranti occidentali – molto frequente in Tunisia, a causa delle medesime disfunzioni burocratiche – non viene visto come un problema securitario.

Inoltre, nulla conferma l’affermazione secondo la quale la forza lavoro migrante sarebbe  responsabile del degrado dell’economia tunisina, come viene suggerito dalla vulgata xenofoba. Come molte/i tunisine/i, in realtà esse/i sono spesso sfruttate/i e esposte/i alla precarietà e alla vulnerabilità alimentare. L’attuale crisi economica è piuttosto causata dalla mancanza di prospettive economiche, dalle politiche di austerità sostenute a livello internazionale, alla gestione del debito pubblico, o ancora dall’ incapacità dello Stato a porre rimedio alle disuguaglianze socio-economiche.

2) No, il Memorandum con l’UE non protegge la sovranità tunisina

Nei suoi interventi pubblici, il presidente Kaïs Saïed sembra difendere la sovranità della Tunisia, dichiarando che il paese non accetterà di diventare “un paese di ricollocamento” per migranti espulse/i dall’Europa, né un “paese di transito o un luogo d’insediamento”, oppure di essere ridotto al ruolo di gendarme dell’Europa.

Tuttavia, il Memorandum – con il quale la Ue s’impegna a fornire un appoggio finanziario per la gestione delle frontiere – dimostra che il governo continua a integrare gli obiettivi delle politiche europee impegnandosi pienamente nella securizzazione delle frontiere della Ue. Il presidente agisce nel solco tracciato dai suoi predecessori e potrebbe perfino andare oltre nella esternalizzazione, dato che l’accordo menziona “un sistema d’identificazione e di rientro dei migranti irregolari già presenti in Tunisia verso il loro paese di origine”. Ciò suggerirebbe lo sviluppo dell’approccio “hotspot”, secondo il quale i flussi migratori vengono gestiti alle frontiere esterne della Ue, in paesi come la Tunisia, impedendo completamente l’accesso al continente europeo. Mentre il governo afferma di rifiutare l’insediamento di persone migranti da paesi dell’Africa subsahariana, la chiusura delle frontiere contribuisce al loro confinamento in Tunisia.

3) No, né le popolazioni tunisine, né quelle europee ne trarranno benefici

In continuità con gli accordi migratori conclusi prima e dopo il 2011, questo Memorandum è stato firmato in maniera non trasparente, senza discussioni parlamentari, e senza consultare i sindacati o la società civile. In più, il Memorandum non fornisce garanzie precise di rispetto dei diritti umani, né misure per controllare l’utilizzo dei doni erogati alle forze di sicurezza tunisine.

La Ue insiste nel voler dare carta bianca alla Tunisia, strategia tanto più irresponsabile perché inefficace. Finché le cause socio-economiche strutturali delle migrazioni cosiddette irregolari non verranno messe in causa, e l’accesso alla mobilità non verrà radicalmente ripensato, l’approccio securitario non farà che rendere le traversate più mortali, rafforzando i trafficanti.

Questo Memorandum aumenterà l’asimmetria fra la Ue e la Tunisia nell’accesso alla mobilità e alle opportunità, in particolare contribuendo a quella che viene chiamata “la fuga dei cervelli” e a modelli economici che alimentano le cause delle migrazioni e delle diseguaglianze. Le vaghe contropartite proposte dalla Ue come la facilitazione dei visti e i “partenariati dei talenti” fanno parte di quelle promesse già fatte in passato alla Tunisia che non sono mai state mantenute. L’esternalizzazione delle frontiere europee colpisce in questo modo l’insieme delle persone migranti considerate “non desiderabili” del continente, tunisine come degli altri paesi africani.

D’altronde la volontà manifestata nel Memorandum di “preservare la vita umana” è ben poco credibile, dato che dal 2014 circa 27.000 persone sono morte o disperse nel Mediterraneo, a causa delle stesse politiche europee che si sono ritirate dai salvataggi in mare, di fatto criminalizzandoli.

Il solo modo per tutelare veramente gli interessi e la dignità di tunisine/i e di cittadine/i del continente africano presenti nel paese, è di attivare modalità di ascolto e di dialogo costruttivo con le popolazioni tunisine e non tunisine colpite da queste politiche, con le varie associazioni che le rappresentano, e con attori sociali e comunità di ricerca. Questi scambi dovrebbero contribuire a far emergere una riflessione collettiva sulle soluzioni politiche alternative all’attuale gestione mortifera delle frontiere, riconoscendo le migrazioni come un diritto e una ricchezza per tutte/i.


Lista dei firmatari:

1. Abbas Waed, Amnesty International, Palestina
2. Abbes Ahmed, Direttore di ricerca presso il CNRS, Francia
3. Abdallah Maha, Ricercatrice e sostenitrice dei diritti umani, Palestina
4. Abdelfattah Ahmad, Difensore dei diritti umani, Egitto
5. Abdelhamid Maha, Ricercatrice associata, CAREP, Fondatrice di VFTN, Francia/Tunisia
6. Abdeljaoued Héla, Medico, Attivista della società civile, Tunisia
7. Abdessamad Hichem, Storico e traduttore, membro dell’Associazione Nachaz- Dissonances, Tunisia/Francia
8. Aboubakari Razakou, AEI, sezione Togo, Togo
9. Abubakr Bayan, Dottorando, Università di Yale, Stati Uniti
10. Achelaritei Dorina, Mediterranea Berlino e.V., Germania
11. Afid Fatna, Ricercatrice in sociologia delle migrazioni, Marocco
12. Agier Michel, Direttore di studi, EHESS, Francia
13. Ahed Hala, Avvocato e sostenitore dei diritti umani, Giordania
14. Aïssa Lotfi, Professore insegnamento superiore, Università di Tunisi, Tunisia
15. Aissaoui Leïla, Sociologa e attivista femminista, Francia
16. Ait Messaoud Ismahan, Dottoranda e docente in diritti delle donne e giustizia di genere, Algeria
17. Ak Firat, Operatore del servizio legale per la migrazione, Italia
18. Akrimi Yasmine, Dottoranda in scienze politiche, Belgio/Tunisia
19. Al Majali Solenn, Dottoranda in antropologia, Giordania
20. Al-Kashef Muhammad, Migreurop, Germania
21. Alaspli Ali, Ricercatore, Libia
22. Alkan Hilal, Ricercatore, Leibniz Zentrum Moderner Orient, Germania
23. Allal Tewfik, Attivista associativo dell’emigrazione algerina in Francia, Francia
24. Alzein Ali, Bees & Refugees, Regno Unito
25. Amamou Hayet, Università di Tunisi, Tunisia
26. Amilhat Szary Anne-Laure, Professoressa, Università Grenoble Alpes, Francia
27. Ammari Hassane, Associazione per i migranti in situazione di vulnerabilità, AMSV, Oujda, Marocco
28. Aousji Haifa, Studentessa, Tunisia
29. Araari Najet, Ricercatrice, Tunisia
30. Asseraf Arthur, Università di Cambridge, Regno Unito
31. Awad Nada, Coordinatrice per l’advocacy, Svizzera
32. Aydi Mohamed Wajdi, Avvocato alla Corte di Cassazione, Esperto in governance locale e migrazione, Sfax, Tunisia
33. Ayeb Habib, Professore emerito, Università di Paris 8, Fondatore dell’Osservatorio per la sovranità alimentare e l’ambiente OSAE, regista cinematografico, Tunisia
34. Azarova Valentina, Centro autonomo di ricerca femminista, de:border//migration justice collective, Grecia
35. Azua Alexandra, Lawyers for Justice in Libya (Avvocati per la Giustizia in Libia), Regno Unito
36. Bagnéris Lisa, Studentessa, Sciences Po Bordeaux, Francia
37. Bahri Wafa, Università del Colorado Denver, Stati Uniti
38. Baladi Viviane, Direttrice di Ricerca, CNRS, Francia
39. Balghouthi Mounira, Ricercatrice in filosofia, Tunisia
40. Ballarin Marie Pierre, Direttrice di ricerca, Istituto di Ricerca per lo Sviluppo, Francia
41. Bargaoui Sami, Università La Manouba, Associazione Sentiers-Massarib, Tunisia
42. Bedhioufi Hafsi, Docente senior, Università La Manouba, Tunisia
43. Belgasmi Jihene, Amnesty International, Tunisia
44. Bellezza Sara, Dottoranda, Università Libera di Berlino, Germania
45. Bello Adamou Mahamadou, Dottorando, Università Abdou Moumouni di Niamey, Niger
46. Ben Amor Romdhane, FTDES – Forum tunisino per i diritti economici e sociali, Tunisia
47. Ben Arfa Slim, Attivista politico e civico, Tunisia
48. Ben Ghazi Mohamed, Libya Crimes Watch, Libia
49. Ben Hadj Hassen Asma, Dottoranda, Università di Bayreuth, Tunisia
50. Ben Haj Yahia Fathi, Scrittore e traduttore, membro dell’Associazione Nachaz- Dissonances, Tunisia
51. Ben Ismail Rim, Istituto superiore di gestione di Tunisi, Tunisia
52. Ben Jemia Monia, Accademica, Tunisia
53. Ben Jouira Asrar, Presidente dell’ Associazione Intersection pour les Droits et les Libertés (Associazione Intersezione per i Diritti e le Libertà), Tunisia
54. Ben Mami Riadh Amine, Dottorando, Università di Aix-Marseille, Tunisia/Francia
55. Ben Said Rim, Data scientist, Giappone
56. Ben Said Sarra, Associazione Aswat Nissa, Tunisia
57. Ben Slama Raja, Professoressa nell’insegnamento superiore, Tunisia
58. Ben Youssef Mohamed Slim, Università di Lille, Tunisia
59. Benabdallah Fayçal, Presidente della FTCR – Fédération des Tunisiens pour une Citoyenneté des deux Rives (Federazione dei Tunisini per la Cittadinanza delle Due
Rive), Francia
60. Benarab Attou Malika, Ex-Eurodeputata, Francia
61. Bendix Daniel , Professore, Università Friedensau Adventist, Germania
62. Benhaïm Yohanan, Residente scientifico responsabile degli studi contemporanei, Institut Français d’Études Anatoliennes (IFEA), Francia/Turchia
63. Berrada Omar, Scrittore e studioso, Marocco
64. Bessis Sophie, Storica, Tunisia/Francia
65. Billiet Juliette, Università di Ghent, Belgio
66. Bisiaux Sophie-Anne, Migreurop, Francia
67. Chehou Azizou, Coordinatore, Alarm Phone Sahara, Agadez Niger
68. Bodini Daniela Cornelia, Associata a Todo Cambia, Italia
69. Bouattour Souad, ATFD – Associazione tunisina delle donne democratiche, Tunisia
70. Boubakri Hassen, CeTuMA, Tunisia
71. Bouchoucha Hanene, Organizzazione Nawazi per gli studi di genere, Libia
72. Bouden Hajer, Traduttrice, membro dell’Associazione Sentiers-Massarib, Tunisia
73. Bourogaa Ismahen, Responsabile dell’advocacy, Tunisia
74. Boyle Catey, Dottoranda, Università di Harvard, Stati Uniti
75. Braude Richard, Arci Porco Rosso, Italia
76. Bresnu Xavier, Attivo in varie ONG tunisine e internazionali, Tunisia
77. Broué Michel, Professore emerito, Università Paris Cité e Institut Universitaire de France, Francia
78. Cadat-Lampe Mellouki, Ricercatore senior, Movisie, Paesi Bassi
79. Calame Claude, Direttore di Studi, EHESS, Parigi, Francia
80. Campochiaro Riccardo, Avvocato, Italia
81. Capelli Clara, Economista, Università di Betlemme, Palestina
82. Capriata Marco, Avvocato, ASGI, Italia
83. Carastathis Anna, Co-direttrice, Centro autonomo di ricerca femminista, Grecia
84. Carlier Julie, Università di Ghent, Ghent Centre for Global Studies, Belgio
85. Carmassi Caterina, Avvocatessa, Italia
86. Carrey-Conte Fanélie, Segretaria generale, La Cimade, Francia
87. Casier Marlies, Professore ospite, Università di Ghent, Belgio
88. Cassarino Jean-Pierre, College of Europe, Polonia
89. Castro Neira Yerko, Università Iberoamericana, Messico
90. Cavallo Delphine, Ingeniere progettista, Università di Aix-Marseille, Francia
91. Chadid Rula, Direttrice, Svezia
92. Chairi Taoufik, Associazione ADAM, Tunisia
93. Chastanet Monique, Storica, CNRS, Francia
94. Chebbi Hanen, Università di Sfax, Tunisia
95. Chennaoui Henda, ricercatrice in sociologia e attivista femminista, Tunisia
96. Cherbib Mouhieddine , Comitato per il rispetto delle libertà e dei diritti umani in Tunisia, CRLDHT, Francia
97. Chikhaoui Hazem, Insegnante di filosofia, Tunisia
98. Chilliard Yves, Direttore di ricerca, INRAE, in pensione, Francia
99. Chitour Yacine, Professore, Università Paris-Saclay, Francia
100. Chouicha Kaddour, Insegnante universitario, sindacalista e attivista per i diritti umani, Algeria
101. Chouiter Sofiane, Centro Justitia per la protezione legale dei diritti umani in Algeria, Canada
102. Colasanto Paola, Avvocata, Italia
103. Constantinou Petros, KEERFA-Movement United Against Racism and Fascist Threat (Movimento unito contro il razzismo e la minaccia fascista), Grecia
104. Córdova Edgar, Antropologo, CIESAS-Città del Messico, parte della rete MADAR, Messico
105. Correale Francesco, Storico, CNRS, Tours, Francia
106. Costa Santos Adriana, Ricercatrice, Università Saint-Louis, Bruxelles, Belgio
107. Cuttitta Paolo, Università di Genova, Italia
108. Dahmani Ahmed, Accademico in pensione, Algeria
109. Dakhli Leyla, CNRS, Francia
110. Dakhlia Jocelyne, Storica, EHESS, Francia
111. Daoud Dalal, Università di Waterloo, Canada
112. Dayan-Herzbrun Sonia, Professoressa emerita, Università Paris Cité, Francia
113. De Genova Nicholas, Università di Houston, Stati Uniti
114. De Ley Herman, Professore Emerito, Università di Ghent, Belgio
115. De Nicola Armando Maria, Avvocato, ASGI, Italia
116. Del Biaggio Cristina, Università Grenoble Alpes, Francia
117. Dental Monique, Presidente e fondatrice della rete di femministe “Ruptures”, Francia
118. Dickins James, Università di Leeds, Regno Unito
119. Direche Karima, Direttrice di Ricerca, CNRS, Francia
120. Dişli Hüseyin, Dottorando, Università di Kent, Turchia/Regno Unito
121. Dridi Mohsen, Attivista associativo, Francia
122. Drissi Emna, Pacte solidaire des entreprises (Patto di solidarietà aziendale), Tunisia
123. Dupont Victor, IREMAM, Francia
124. Eberl Hans-Georg, Afrique-Europe Interact, Vienna, Austria
125. Echchkkhi Imane, Alarmphone, Marocco
126. El Ayeb Meriam, Attivista, Ricercatrice in Diritto Ambientale, Tunisia
127. El Fani Nadia, Regista cinematografica, Francia
128. El Fargi Amel, Insegnante universitaria, Tunisia
129. El Hamel Chouki, Professore, Arizona State University, Stati Uniti
130. El Hosseiny Salma, Donna difensore dei diritti umani e avvocato, Egitto
131. Elleuch Mahdi, Legal Agenda – Tunisia, Tunisia
132. Elsayeh Mohamed, Dottorando, Francia
133. Enclos Philippe, Insegnante-ricercatore di diritto in pensione, Università di Lille, sindacalista, Francia
134. Fayman Sonia, Sociologa indipendente, Francia
135. Fdhila Sahar, Università di Sfax, Tunisia
136. Feltrin Lorenzo, Ricercatore, Università di Birmingham, Regno Unito
137. Ferchichi Wahid, Professore di diritto, Università di Carthage, Tunisia
138. Ferraris Valeria, Università di Torino, Italia
139. Ferreri Veronica, Marie Curie Fellow, Università Ca’ Foscari, Venezia, Italia
140. Fersaoui Abdelouhab, Attivista politico, Algeria
141. Fetjani Chérif, Professore onorario, Università Lyon 2, Francia
142. Fiore Ornella, Avvocato, Torino, Italia
143. Fouad Mostafa, HuMENA for Human Rights and Civic Engagement
(HuMENA, per i Diritti Umani e l’Impegno Civico), Belgio
144. Frawes Yosra, Femminista ed ex presidente dell’Associazione tunisina delle donne democratiche, Tunisia
145. Frigerio Michele, Ricercatore, CNRS Francia
146. Frihi Dorra, Studentessa di Master di ricerca, Università Ca’ Foscari Venezia e Università Paul-Valey Montpellier 3, Tunisia/Italia
147. Furri Filippo, Mimetis, Francia
148. Gad Nouran, Dottoranda, Università di Aix-Marseille, Francia
149. Galai Ahmed, Pdt Solidarietà Laica-Mediterraneo, Tunisi, Tunisia
150. Gamez Selma Alejandro, Red Jurídica Studio Legale, Spagna
151. Gandolfi Paola, Università di Bergamo, Italia
152. Garfi Reem, Associazione Mnemty, Tunisia
153. Garnaoui Wael, Insegnante-ricercatore, Gruppo di Ricerca Border Studies, Università di Sousse, Tunisia
154. Garny Naïké, Dottoranda, KU Leuven, Belgio
155. Gautero Jean-Luc, Università Côte d’Azur, Francia
156. Geisser Vincent, Presidente del Centro di informazione e studi sulle migrazioni internazionali, Francia
157. Gerbaudo Marco, Dottorando, Università Bocconi, Italia
158. Giglioli Ilaria, Università di San Francisco, Stati Uniti
159. Giovannelli Stefano, Studente Master diritto, Italia
160. Girr Katja, Researcher, University of Bonn, Germania
161. Giusa Caterina, Sociologa, Università della Bretagna Occidentale, Francia
162. Giusti Martina, Avvocato, Italia
163. Gomez Michael, New York University, Stati Uniti
164. Gonzalez-Dogan Shyla, Università Arizona State, Stati Uniti
165. Gordon Neve, Queen Mary Università di Londra, Regno Unito
166. Grangaud Isabelle, Direttrice di Ricerca, CNRS, Francia
167. Grewal Sharan, Professore, William & Mary, Stati Uniti
168. Grisoni Alessandra, Sociologa, Cooperazione internazionale, Italia
169. Gross-Wyrtzen Leslie, Docente Università di Yale, Stati Uniti
170. Grüneisl Katharina, Università di Nottingham, Regno Unito
171. Guéhiss Zeineb, Femminista e attivista associativa, Tunisia
172. Guessoumi Mouldi, Sociologo, professore e ricercatore, Università di Tunisi, Tunisia
173. Guezmir Asma, Insegnante, Università di Tunisi, Tunisia
174. Guien Jeanne, Ricercatrice indipendente, Francia
175. Haider Huda, P2P Purchase Tui, Tunisia
176. Hajaji Ahlem, Università La Manouba, Tunisia
177. Hamdoun Salah, Dottorando, Università Arizona State, Stati Uniti
178. Hammami Mohamed-Dhia, Dottorando Università Syracuse, Stati Uniti
179. Hammami Cyrine, Association pour la promotion du droit à la différence (Associazione per la promozione del diritto alla differenza), Tunisia
180. Hammouda Naoufel, Associazione per la Salvaguardia delle zone umide nel sud della Tunisia, Tunisia
181. Hammouri Shahd, Docente di diritto, Università del Kent, Regno Unito
182. Hamoud Maher, Università di Leuven (KUL), Belgio
183. Hamtoun Abdulsalam, Constitution Drafting Assembly Libya (Assemblea di redazione della Costituzione Libia), Libia
184. Hamza Nabila, Sociologa, Tunisia
185. Hanin Maher, Ricercatore, FTDES – Forum tunisino per i diritti economici e sociali, Tunisia
186. Hassam Fouad, Difensore dei diritti umani, LADDH, Algeria
187. Hayat Samuel, Ricercatore, CNRS, Sciences Po, Francia
188. Hedhili Abderrahmane, Presidente FTDES – Forum tunisino per i diritti economici e sociali, Tunisia
189. Hegasy Sonja, ZMO, Germania
190. Heuckmann Helena, Cittadina indipendente, Germania
191. Hkiri Roua, Studentessa di Master di Ricerca in storia contemporanea, Coordinatrice di progetti presso la Federazione dei tunisini per la cittadinanza delle due rive, Tunisia
192. Hubert Hanelore, Cittadina indipendente, Belgio
193. Idir Rachid, Attivista del PST, Algeria
194. Jabary Omar, Salamanca ULB, Belgio
195. Jamar Borsista Astrid, Post-dottorando senior, Università di Antwerp, Belgio
196. Jebnoun Noureddine, Membro del Centro di studi arabi contemporanei, Scuola di servizio estero Walsh, Università di Georgetown, Washington D.C., Stati Uniti
197. Jemaa Ahmed, Ricercatore e attivista indipendente, Tunisia
198. Jendoubi Kamel, Presidente onorario, EuroMed droits, Tunisia/Francia
199. Jinkang Alagie, Dr., Università di Bologna, Italia
200. Jla Emna, cittadina tunisina indipendente, Tunisia
201. Jones Chris, Statewatch, Regno Unito
202. Josa Balint, Direttore, UNITED for Intercultural Action, Ungheria
203. Jouili Jeanette, Università di Syracuse, Stati Uniti
204. Jungfer Eberhard, Dr., Migration-Control.Info Project, Germania
205. Kaba Mahmoud, Studente-ricercatore, Università Centrale di Tunisi, Guinea
206. Kacha Yasmine, Ricercatrice in materia di diritti umani, Algeria
207. Kadano Hassan, Aman Against Discrimination (AAD), Libia
208. Kalir Barak, Università di Amsterdam, Paesi Bassi
209. Karvala David , Autore, attivista antirazzista e membro di Marx21.net, Spagna
210. Kassou Mehdi, Direttore generale, Belrefugees, Belgio
211. Kfoury Assaf, Professore di Informatica, Università di Boston, Stati Uniti
212. Khalil Nour, Consulente e ricercatore in materia di migrazione e politiche di confine, Egitto
213. Khelifa Samiha, Università La Manouba, Tunisia
214. Khenissi Mohamed, Attivista associativo, Tunisia
215. King Stephen, Professore di Government, Università Georgetown, Stati Uniti
216. Klaus Enrique, Docente Università Côte d’Azur, Francia
217. Kleinschmidt Malte, Dr., Assistente di ricerca, Università Leibniz, Hannover, Germania
218. Kniss Ali, Attivista e ricercatore, Tunisia
219. Kola Ermira, Assistente sociale, Italia
220. Komer Monica, Dottoranda, Università del Wisconsin, Stati Uniti
221. Kouri Mousa, Aman Against Discrimination, Libia
222. Kwongang Christian, AESAT-Associazione degli studenti e stagisti africani in Tunisia, Tunisia
223. Laakkonen Ville, Dottorando Università di Tampere, Finlandia
224. Labbize Souad, Autrice, traduttrice, Francia
225. Lachenal Perrine, CNRS, Francia
226. Lafratta Daniela, Avvocata, ASGI, Italia
227. Lahmar Nadège, Ricercatrice in materia di diritti umani, Francia/Tunisia
228. Langlois Thomas, Lest, Francia
229. Latif Chokri, Presidente Organizzazione contro la tortura in Tunisia, Tunisia
230. Latiri Chiraz, Professoressa-ricercatrice, Università La Manouba, Tunisia
231. Le Pape Loïc, MCF, Università Paris 1, Panthéon-Sorbonne, Francia
232. Leclerc-Olive Michèle, Ricercatrice CNRS in pensione, Francia
233. Leclercq Philippe, Segretario LDH Saint-Dié-des-Vosges, Francia
234. Limam M’hamed, Medico dentista, Tunisia
235. Loschi Chiara, Ricercatrice postdoc Università di Bologna, Italia
236. Louis-Puttick Tigs, Direttrice Reclaim The Sea, Regno Unito
237. Luceno Moreno Marta, Ricercatrice associata, Gender & Feminist Lab, Università di Liège, Tunisia/Belgio/Spagna
238. M. Sara, Ricercatrice e sostenitrice dei diritti umani, Egitto
239. M. Dinanga Aser, Responsabile aziendale, Repubblica Democratica del Congo
240. Mabrouk Sihem, Avvocata, Tunisia
241. Machta Insaf, Accademica, critica cinematografica e presidente dell’Associazione Sentiers-Massarib, Tunisia
242. Maestri Andrea, Avvocato per i diritti umani, Italia
243. Magugliani Noemi, Docente di diritto alla Kent Law School, de:border //migration justice collective, Regno Unito
244. Mahazi Jasmin, Dr., Leibniz-Zentrum, Moderner Orient, Germania
245. Maitte Corine, Professoressa di storia moderna, presidente dell’Associazione Francese di Storia dei Mondi del Lavoro, Francia
246. Majed Ziad, Politologo, professore universitario, The American University of Paris, Francia
247. Mancini Patrizia, Attivista e blogger, Tunisia
248. Mani Souad, Assistente Università di Sousse, artista visiva e presidente dell’associazione Delta, Tunisia
249. Mann Carol, Ricercatrice associata, Université de Paris 8, Francia
250. Mardam Bey Farouk, Editore, Francia
251. Marjane Faycal, Manager risorse umane, Polonia
252. Matri Khaoula , Facoltà di lettere e scienze umane di Sousse, Tunisia
253. Mazzara Federica, Ricercatrice ordinaria in Studi Culturali, Università di Westminster, Regno Unito
254. Mbolela Emmanuel, ARCOM – associazione di rifugiati e comunità di migranti in Marocco, Marocco
255. Mehdi Oumayma, Legal Agenda-Tunisia, Tunisia
256. Meister Maler, Climate Action Points, Germania
257. Mejdi Ihsan, Università di Exeter, Tunisia
258. Melliti Imed, Professore di sociologia presso l’Università di Tunisi El Manar, Tunisia
259. Messaoudi Aziz, Transparency Marocco, Marocco
260. Mezzadra Sandro, Università di Bologna, Italia
261. Mietton Michel, Professore emerito, Università di Lione, Francia
262. Mimouni Jamal, Professore, Università di Constantine 1, Constantine, Algeria
263. Minawi Mostafa, Professore Associato, Università Cornell, Stati Uniti
264. Mirto Giorgia, Dottoranda dipartimento di antropologia, Università Columbia, Italia
265. Mohsen-Finan Khadija, Insegnante universitaria e ricercatrice, Francia
266. Montana Ismael, Università del Northern Illinois, Stati Uniti
267. Montpetit Mathilde, Studentessa specialistica, New York University, Stati Uniti
268. Mora Mariana, Professoressa associata e ricercatrice, CIESAS, Messico
269. Mora-Kpai Idrissou, Ithaca College, Stati Uniti
270. Morgan Scott, Red Eagle Enterprises, Stati Uniti
271. Morreale Laura, Dottoranda, Università di Perugia, Italia
272. Mostafa Basma, Giornalista, Germania
273. Mrad Dali Inès, Ricercatrice, Tunisia
274. Munro Beth, Organizzazione, Tunisia
275. Musallam Fuad, Ricercatore, London School of Economics LSE, Regno Unito
276. Mustafa Ahmed, Libya Crimes Watch, Libia
277. Mzioudet Huda, Università di Toronto, Canada
278. Nacer El Idrissi, Presidente Associazione dei Lavoratori Nordafricani di Francia, Francia
279. Naceur Sofian Philip, Giornalista, Tunisia
280. Naïli Falestin, Storica, Francia
281. Nakhli Zahra, ATFD – Associazione tunisina delle donne democratiche, Sousse, Tunisia
282. Nasser Noura, Dottoranda in sociologia, London School of Economics LSE, Regno Unito/Libano
283. Niang Mamadou, Responsabile del Dipartimento Migrazione, CGTM, Mauritania
284. Njah Firas, Ricercatore in studi sulle migrazioni, Attivista per i diritti umani, Tunisia
285. Noret Joël, Professore, Università Libera di Bruxelles, Belgio
286. Novaire Rashid, Autore, Ambo-Anthos, Paesi Bassi
287. Odasso Laura, Docente temporanea, Università Paris Cité URMIS, ICM, Collège de France, Francia
288. Omar Fatma, Organizzazione El-Tahalof per l’assistenza legale, Libia
289. Omran Mohamed, Centro di sostegno alla transizione democratica e ai diritti umani DAAM, Egitto/Tunisia
290. Oualdi M’hamed, Professore, Sciences Po, Francia
291. Özgür Ergün, Dr., Università Libera di Berlino, Germania
292. Ozkan Selim, Arizona State, University e Yildiz Technical University, Turchia
293. Pagano Chiara , Università di Graz, Italia
294. Pagnoulle Christine, Università di Liège, Belgio
295. Paillet Arthur, Studente, Università Paris-Dauphine-EHESS, Francia
296. Parikh Shreya, Sciences Po Paris e UNC-Chapel Hill, Francia/India
297. Parker Christopher, Università di Ghent, Belgio
298. Pasquero Alberto, Avvocato, Italia
299. Paveau Marie-Anne, Professoressa, Università Sorbonne Paris Nord, Francia
300. Perarnaud Clément, VUB, Belgio
301. Perl Gerhild, Professoressa aggiunta, Università di Trier, Germania
302. Perrin Delphine, Ricercatrice presso l’IRD, Francia
303. Pezzani Lorenzo, Professore associato, Università di Bologna, Italia
304. Pfister Mariette, Università Sorbonne Nouvelle, Paris, Francia
305. Pianoforte Donato, Avvocato, Italia
306. Plaschke Jakob, Giornalista e ricercatore, Tunisia/Danimarca
307. Pliez Olivier, Direttore di ricerca, CNRS, Francia
308. Pluta Audrey, IREMAM, Francia
309. Pouessel Stephanie, Ricercatrice e attivista, Tunisia
310. Prescod-Weinstein Chanda, Professore Associato, Università del New Hampshire, Stati Uniti
311. Prochasson Dominique, Professore associato in pensione, Università Paris Cité, Francia
312. Proserpio Anna, Avvocato, Italia
313. Rabier Christelle, EHESS, Francia
314. Rahmoune Aissa, FIDH, Algeria
315. Raiss-Tousi Ali, Birkbeck Università di Londra, Regno Unito
316. Ramello Luca, OnBorders, Italia
317. Rasberry Vaughn, Professore associato di inglese, Università di Stanford, Stati Uniti
318. Ray Carina, Professoressa associata, Università del Michigan, Stati Uniti
319. Redissi Hamadi, Professore, Università di Tunisi, Tunisia
320. Rees Peter, Goldsmiths College, Università di Londra, Regno Unito
321. Rivetti Paola, Università Dublin City, Irlanda
322. Ross Eric, Università Al Akhawayn, Ifrane, Marocco
323. Rouatbi Ahlem, Attivista diritti umani, Francia
324. Rouland Betty, Institut Convergences Migrations, Francia
325. Saba Rasha, Responsabile dei programmi per il Medio Oriente e il Nord Africa, Regno Unito
326. Said Salam, Ricercatore, Germania
327. Said Abdallah, Presidente associativo, Tunisia
328. Salama Karim, Attivista per i diritti umani, Libia
329. Salehi Mariam, Ricercatrice, Università Libera di Berlino, Germania
330. Salomon Stefan, Università di Amsterdam, Paesi Bassi
331. Santorso Simone, Docente, Università di Sussex, Regno Unito
332. Sarsam Simone, Indipendente, Tunisia
333. Savvides Leandros, KISA – Uguaglianza, sostegno, antirazzismo, Cipro
334. Scaglioni Marta, Ricercatrice postdoc, Università Cà Foscari, Venezia, Italia
335. Scherr Albert, Professore, Università dell’Insegnamento, Freiburg, Germania
336. Schiavone Benedetta, Assistente sociale, Italia
337. Schiller Moya, Seebrücke, Germania
338. Seikaly Sherene, UCSB, Stati Uniti
339. Serekberhan Mahder, Dottorando Università Syracuse, Stati Uniti
340. Shannon Jonathan, Professore, University of New York, Stati Uniti
341. Sieder Rachel, CIESAS, Città del Messico, Messico
342. Snijders Arthemis, Università di Ghent, Belgio
343. Sossi Federica, Università di Bergamo, Italia
344. Soua Lokman, Flahm, Tunisia,
345. Speiser Claire, Ingegnere, Francia
346. Sprumont Manon, Cittadina indipendente, Belgio
347. Stege Ulrich, Avvocato, membro della facoltà, International University College of Turin (IUC), Italia
348. Stierl Maurice, Dr., Università di Osnabrück, Germania
349. Stoiber Andreas, Università di Amsterdam, Paesi Bassi
350. Streiff-Fénart Jocelyne, Direttrice emerita di ricerca, CNRS, Francia
351. Suber David, Dottorando, University College London UCL, Italia/Regno Unito
352. Tabbabi Khaled, Ricercatore in sociologia, Facoltà delle Scienze umane e sociali di Tunisi, Tunisia
353. Talbi Alaa, Ricercatore in storia, Tunisia
354. Tebai Ikram, Studentessa di Master in Studi sulle migrazioni, Istituto
Superiore delle Scienze Umane di Tunisi, Tunisia
355. Thibault Adrien, Ricercatore postdoc in scienze politiche, Università di Strasburgo/IRMC Tunisi, Francia
356. Thiry Alexis, Consulente legale, MENA Rights Group, Svizzera
357. Tlili Jalel, Accademico, Università Tunisi El Manar, Tunisia
358. Touati Merzoug, Giornalista, Algeria
359. Truddaiu Julien, Cittadino solidale, Belgio
360. Turner Lewis, Docente di Politica internazionale, Università di Newcastle, Regno Unito
361. Van Hecken Gert, Professore associato, Università di Antwerp, Belgio
362. Van Outryve Sixtine, Dottoranda in diritto, UC Louvain, Belgio
363. Verdeil Eric, Professore, Sciences Po Paris, Francia
364. Vicari Giulia, Avvocata per i diritti umani, ASGI, Italia
365. Wagner Izabela, Professoressa in Sociologia, Università Paris-City, URMIS, Francia
366. Wahli Khaled, Aman Against Discrimination (Aman Contro la Discriminazione), Libia
367. Wenger Carole, Università di Liège, Belgio
368. Weslaty Lilia, Adala For All, Tunisia
369. Yacoubi Souad, Attivista, Amnesty, International, Tunisia
370. Yambio David, Refugees in Libya, Libia/Tunisia,
371. Yotedje Franck, Direttore esecutivo, Afrique Intelligence, Tunisia
372. Zagaria Valentina, Antropologa, Università di Manchester, Tunisia/Regno Unito
373. Zagaria Cecilia, Ricercatrice postdoc, Università di Wageningen, Paesi Bassi
374. Zalila Ikbal, Università La Manouba, Tunisi, Tunisia
375. Zammouri Najet, Professoressa, prima vice-presidente della LTDH-Lega tunisina per i diritti umani, Tunisia
376. Zemni Sami, Professor, Ghent University, Department of Conflict & Development Studies, Belgio
377. Znaien Nessim, Professore-Junior, Università di Marburg, Germania
378. Zorzella Nazzarena, Avvocata, ASGI, Italia
379. Zribi Hamadi, Attivista, Tunisia