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da Il Mattino di Padova del 3 luglio 2008

«Bocciato» Bronzato Ritira la mozione contro il Cie Il Pd: «Si muova di persona»

Abano. Ha chiesto al Consiglio comunale di prendere una posizione unitaria contro l’istituzione del centro di detenzione per clandestini a Giarre ma, dopo un’ora di discussioni e battibecchi, ha fatto marcia indietro, ritirando il provvedimento per il quale aveva chiesto un’approvazione unanime. La seduta dell’altra sera si è risolta in una figuraccia per il sindaco Andrea Bronzato.
I lavori si erano aperti verso le 21 e, a sorpresa, il primo cittadino ha presentato un ordine del giorno in cui sollecitavano tutti i rappresentanti, sia di maggioranza che di opposizione, a firmare un documento contro l’ipotesi di un Cie nella caserma dell’ex 1º Roc. Le minoranze sono rimaste basite. «Siamo d’accordo che un Cie a Giarre ha poca logica – è intervenuto il capogruppo della civica «Cittadini» Giampietro Bano – ma non c’è bisogno di un ordine del giorno. Avete tutti gli strumenti per chiedere informazioni al Ministero». «Fate chiarezza all’interno del Pdl – ha incalzato Vanessa Camani, consigliere del Pd – i Comuni di Vigodarzere e Bagnoli (altri due siti proposti per un centro di espulsione, ndr) si sono subito mossi, presentando propri progetti per le loro caserme destinate a essere dismesse. Lei, invece, dopo due anni di amministrazione non ha ancora avanzato un’ipotesi, che risulti minimamente interessante.
Anziché attivarsi con le istituzioni competenti, lei ha invitato un consigliere regionale (Leonardo Padrin, ndr) ad esprimere la sua posizione su Abano! Il che dimostra che questa giunta è prona alle scelte prese in altri luoghi e deleghi ad altri le decisioni che riguardano il territorio di Abano Terme». «Ma il sindaco deve aspettare che si scateni il putiferio prima di muoversi? – è intervenuto, sempre per il Pd, Francesco Pozza – E’ il Consiglio comunale che deve contattare il Ministero dell’Interno?».
Il consigliere Mauro Donolato, in segno di protesta, ha abbandonato l’aula, giudicando la discussione una perdita di tempo. Alla fine Bronzato, visibilmente irritato, ha dovuto ritirare la proposta. Era impossibile giungere a un accordo su un testo giudicato in primo luogo tardivo (alla notizia di un probabile centro a Giarre il sindaco ha reagito in maniera ritenuta troppo blanda, limitandosi a invitare il ministro Maroni) e soprattutto irrilevante. Il centrodestra – è il messaggio uscito dall’aula consiliare – vanta politici di peso in Provincia e in Regione. Si facciano sentire a Roma, anche alzando la voce. Quattro righe di mozione non servono a nulla.
Intanto il sottosegretario all’Interno, Nitto Palma, fa sapere da Palermo, dopo un vertice con i prefetti locali, che entro 10-15 giorni verrà decisa la dislocazione dei sei nuovi Cie.

Eugenio Garzotto