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Da Stretto Indispensabile - Giornale della Sicilia e Isole minori Siciliane

La prima guida informativa per i venditori ambulanti migranti

RIMINI- Dopo una lunga estate particolarmente calda sul fronte dell’immigrazione in Italia, è stata presentata dall’Associazione No Border la prima guida informativa per i venditori ambulanti stranieri, che costituiscono ormai una presenza costante nelle nostre strade e spiagge.
La piccola pubblicazione, tradotta in inglese e francese, è rivolta non soltanto agli immigrati che spesso non conoscono i loro diritti ed i mezzi legali di cui possono avvalersi, ma è anche un facile manuale per coloro che si occupano della loro difesa.

Questa piccola guida – dichiara il comunicato stampa dell’associazione- vuole essere un contributo perché anche questi cittadini possano acquisire informazioni, sapere che gli deve essere garantita una difesa dignitosa e soprattutto che tanti altri invisibili,italiani e non, sono al loro fianco per costruire una vita dignitosa senza confini e sfruttamento“. Non a caso il progetto nasce a Rimini, il grande centro dell’ industria vacanziera nel nord dove ogni anno flotte oceaniche di turisti si ritrovano per trascorrere le ferie estive. Dove ogni anno, schiere silenziose di extracomunitari giungono al mattino presto senza fare rumore, per vendere le loro cianfrusaglie fastidiose e fare “la giornata“.

Ben mimetizzati fra le tante sagome ustionate, se non fosse per i fazzolettini Tempo o gli occhiali taroccati D&G che barcollando brillano fra un ombrellone e l’altro. Proprio nei posti più belli d’Italia, da Lampedusa alla Riviera Romagnola, la presenza del vu’cumprà sudaticcio e petulante infastidisce i più che considerano la presenza degli abusivi un problema di ordine pubblico. Puntualmente risolto con la repressione.
La guida, curata dall’ Avvocato Paola Urbinati del Foro di Rimini e dalla Dott. Manila Ricci, ha un carattere prettamente legale ed è suddivisa in due parti.
La prima prende in esame i rischi che il venditore ambulante corre. Se viene pescato a vendere senza licenza i suoi prodotti, la multa può andare da un minimo di 2.582 a 15.493 euro ,oltre alla confisca della merce. Se la sanzione non viene però pagata,come spesso accade fra coloro che sono costretti ad agire nell’ illegalità per problemi di indigenza , l’importo da pagare aumenta. La pratica viene passata alla CO.RI.T (Concessionario Riscossione Tributi) che esige una mora oltre alla somma base da pagare. Il recupero può avvenire in modo coattivo,pignorando un quinto dello stipendio, se nel frattempo l’abusivo si è regolarizzato, o confiscando suoi eventuali beni.
Il meccanismo così concepito tuttavia non elimina l’ illegalità ma il più delle volte finisce col generarne altra.
L’immigrato nullatenente o clandestino che si trova a dover pagare una somma così alta entro breve termine spesso si incammina in altre vie ben più pericolose. Ad esempio il furto o lo spaccio, che resta tuttora in cima alla hit parade dei guadagni facili più pericolosi e redditizi.

Ma quali soluzioni possono esserci?
Questo è l’ argomento della seconda parte del libro, in cui vengono fornite tutte le istruzioni per mettersi in regola con lo stato. “E’ importante innanzitutto firmare il verbale.– dichiara l’Avv.Urbinati in un’ intervista per Melting Pot– La possibilità che fornisce la legge è presentare un ricorso al sindaco .E’ un atto semplice, esente da spese di bollo, attraverso il quale la persona può chiedere delle spiegazioni. Inoltre si può chiedere di essere sentiti di persona. E’ un atto importante perché se loro si dimenticano di farlo tutte le altre sanzioni decadono“.

E gli ambulanti coinvolti in casi simili sono davvero tanti. “Non è necessario venire fermati mentre si stanno vendendo CD falsi, ma si può anche essere presi con il borsone pieno di merce falsa se è chiaro che il borsone viene detenuto per l’uso della vendita. In questo caso la pena è da 6 mesi a 3 anni” ma ci sono anche delle altre conseguenze della Bossi Fini.

Qualora ci sia una condanna per vendita CD o prodotti contraffatti scatta la revoca del permesso di soggiorno. Se il migrante ha già avuto un’ espulsione, viene carcerato preventivamente. C’è la possibilità di essere espulsi, ma spesso è impossibile farlo perché gli imputati sono spesso sprovvisti di ogni documento“.

Queste norme sono state contestate perché incostituzionali, ma al momento sono ancora in vigore e costituiscono il muro più duro da superare per i lavoratori non regolari nel nostro paese.
Lo scopo del libro è fare in modo che questi processi possano essere evitati, puntando sull’ educazione alla legalità con una campagna di informazione efficace.
Un aiuto prezioso, per chi è davvero all’ ultima spiaggia.