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da La Repubblica on line del 29 agosto 2007

Lavavetri, la perplessità di Bertinotti “Severi, ma non contro gli ultimi”

Il presidente della Camera interviene nel dibattito sull'ordinanza del Comune di Firenze

“Nessuna polemica, ma preferirei che la tolleranza zero fosse nei confronti del racket”

Telese (Benevento). “Per cultura e per lunga esperienza dubito sempre quando la severità interviene sugli ultimi invece che sui primi colpevoli”. Tra le voci critiche nei confronti del giro di vite del Comune di Firenze contro i lavavetri, si aggiunge anche quella del presidente della Camera Fausto Bertinotti. Come era già accaduto ieri, anche oggi all’interno della maggioranza non sono però mancate prese di posizioni di segno opposto.

Ospite alla festa dell’Udeur a Telese Terme, Bertinotti ha espresso la sua perplessità nei confronti dell’ordinanza emessa a Firenze. Il provvedimento prevede che chiunque venga colto sul fatto ai semafori finisca davanti al giudice rischiando una pena fino a tre mesi d’arresto o una multa da 206 euro, oltre al sequestro degli attrezzi. “Dalla polemica voglio tenermi fuori – ha dichiarato il presidente della Camera – ma io dubito sempre quando la severità interviene sugli ultimi invece che sui primi colpevoli. Preferirei che la tolleranza zero fosse nei confronti del racket”.

D’accordo con il sindaco di Firenze invece il presidente dei deputati dell’Italia dei Valori Massimo Donadi. “E’ una scelta comprensibile e condivisibile”, dice. “Non c’è da farne una questione di solidarietà o di accoglienza, l’azione è riconducibile solo ed esclusivamente all’ambito della sicurezza e della tutela dei cittadini. Il problema però è che i Comuni non possono essere ancora lasciati soli in questa lotta alla criminalità”.