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tratto da Migra news

Lo sciopero della fame per i rinnovi dei permessi di soggiorno continua a Milano

di Paula Baudet Vivanco

«La situazione è gravissima per tutti. Persino i cinesi sono scesi in piazza». Questo era il commento che passava sulla bocca di molti alla vista dell’ultima comunità giunta a Piazza della Repubblica ieri, domenica 10 ottobre, per unirsi alla protesta del Comitato immigrati in Italia (Cii) contro le politiche italiane in materia di immigrazione e in particolare rispetto all’emergenza dei permessi di soggiorno. Il Cii è la sigla nazionale che riunisce le organizzazioni di cittadini stranieri di diverse città d’Italia (Milano, Brescia, Varese, Verona, Firenze, Roma, Napoli, Caserta) protagoniste, nei giorni scorsi, di una serie di mobilitazioni, come lo sciopero della fame di quattro immigrati, iniziato il primo ottobre e conclusosi ieri, con la manifestazione di Roma.

Manifestazione ricca di suoni, colori e tante voci alla quale hanno partecipato, secondo gli organizzatori, 10.000 persone, in testa la comunità albanese e in coda la comunità cinese, presenti anche cittadini romeni, ucraini, filippini, indiani, bengalesi, pakistani, cingalesi, argentini, senegalesi, marocchini, etiopi, equadoregni e peruviani. Da ieri sera lo sciopero “per la fame di rinnovi” si è spostato a Milano, dove tre membri del Cii hanno deciso di ricorrere all’estremo metodo di pressione nei confronti delle istituzioni italiane per risolvere un problema che riguarda gli immigrati di diverse città del Paese.

La protesta del Cii nasce dalle grandi difficoltà, soprattutto per gli stranieri che vivono nella capitale, ad ottenere i rinnovi dei pds. A Roma si può aspettare fino ad un anno e mezzo per avere in mano il nuovo permesso, una volta inoltrate alla questura tutte le carte attraverso il commissariato di zona. Ma in questi mesi è diventata notevole, in termini di tempo, persino l’attesa per poter presentare la richiesta di rinnovo, attesa che può diventare snervante. Come nel caso segnalatoci da Siddique Nure Alam del Cii: ad una cittadina straniera è stato fissato, a luglio 2004, un appuntamento per dicembre 2005 per poter presentare la semplice richiesta al commissariato Flaminio Nuovo di Roma. Per venire incontro alle richieste degli stranieri, la questura di Roma ha assicurato che verrà aperto a giorni un call center con nuovo personale. Il Cii valuterà nei prossimi giorni l’impegno della Questura rispetto alle possibilità di smaltimento dei rinnovi in tempi più brevi, e della Prefettura di Roma rispetto a tre punti concordati: il riesame delle 17.000 richieste di pds della sanatoria del 2002 rigettate, consentire la richiesta di ricongiungimento familiare con il cedolino del rinnovo e accettare l’autocertificazione del domicilio per il rinnovo.

Alla fine della manifestazione di ieri, in Piazza Madonna di Loreto, i rappresentanti del Cii hanno invitato i presenti a partecipare all’assemblea pubblica che si terrà domenica 17 ottobre, a Piazza della Repubblica, che dopo aver ospitato lo sciopero della fame dei giorni scorsi sarà teatro di nuove iniziative, in preparazione della manifestazione nazionale organizzata dal Cii per il 4 dicembre e che si snoderà anche questa volta per le vie della capitale.

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