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Padova – I migranti sgomberati contestano i banchetti di Rifondazione Comunista

Dopo aver sgomberato il centro di accoglienza l'Assessore alla casa egala il pane ai banchetti: "meno demagogia più diritti dicono gli sfrattati".

Nuova contestazione in seguito allo sgombero di un centro di accoglienza abitato da lavoratori migranti, avvenuto all’alba di giovedì 20 novembre.
Gli ex-abitanti della palazzina, sostenuti dagli attivisti dell’associazione Razzismo Stop, hanno protestato contro un banchetto di Rifondazione Comunista in zona Stanga – Pio X, dove stava avvenendo la vendita di pane a basso costo, a detta del partito un’iniziativa questa di “solidiarietà sociale” e di “polemica contro il caro prezzi e la speculazione”.
Come si è ricordato ieri durante la conferenza stampa avvenuta durante l’occupazione dell’assessorato ai servizi sociali del Comune di Padova, il blitz delle forze dell’ordine nella casa di accoglienza a Ponte Vigodarzere ha visto, tra gli altri, anche il coinvolgimento dell’assessore alle politiche abitative e dell’accoglienza e dell’immigrazione Daniela Ruffini, di Rifondazione Comunista, che sulla stampa locale non ha mancato di sottolineare la sua soddisfazione per l’operato.
In questo momento di forte crisi, di emergenza abitativa e di precarietà, in cui moltissime famiglie non riescono piu’ a pagare gli affitti e le rate dei mutui, l’amministrazione patavina non ha mancato di affondare il colpo contro i migranti ordinando lo sgombero di un centro accoglienza auto-gestito e funzionante.
“Di giovedì si sgombera e di sabato si vende il pane!”, questo lo slogan della contestazione.

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