Perugia. Dopo mesi di lavoro precario, sottopagato e talvolta in nero, gli operatori e le operatrici dell’accoglienza chiedono diritti e tutele. Per diversi anni, hanno accompagnato i migranti presso gli uffici amministrativi; alle Asl; presso gli ambulatori di medicina generale; dagli avvocati
Chiamatemi per nome
La disumanizzazione dell’altro, dell’emarginato, dell’inferiore
Immagina le parole che non ci sono ancora
Raccontando di un dialogo difficile
L’insegnante di Italiano e l’aiuto
Alcune riflessioni in merito al non riconoscimento della professione e del ruolo dell'insegnante di italiano all'intero dei CAS
Una silenziosa resistenza
Riflessioni di lavoro con i migranti analfabeti
La partenza di Idrissa
Storia romanzata di un saluto ai tanti Idrissa, a Mu’tazz, che ha ancora Aleppo negli occhi
La tua anima è tua; la loro chissà
Quanto è necessario abbattere prima le nostre barriere e poi immergerci nel lavoro volto all’integrazione
Ci hanno ordinato di non muoverci
"Basta parlare di noi, su di noi, contro di noi, o al posto nostro"
non sono razzista, ma.
Gli operatori sociali e il fascismo che è in noi
Operatori, restiamo umani
Oppressione è il risultato di molte condizioni, non ultimo, quelle consapevoli
Riscoprire la semplicità della normalità
di Daniele Colombi, operatore sociale
Da noi arrivano ammassati sui camion, bruciati dal deserto, scolpita la pelle, le fughe, le recinzioni, le sbarre, i muri, i fili di spine, il mare che annega, come barbari, come terroristi, il nemico in cui si il politico si mostra nel