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Milano – Rom: rogo in P.le Corvetto

Comunicato stampa del "Consiglio di via Adda"

Milano 13- febbraio 2005

Ennesimo atto di violenza che colpisce la minoranza rom di Milano. Questa volta è toccato ai circa 200 abitanti della baraccopoli di P.le Corvetto, costruita in mezzo a un cantiere di fabbricazione di bancali, in cui trovava lavoro la maggiornaza degli abitanti.
La maggioranza degli sfollati ha trovato momentaneo riparo in una Chiesa delle vicinanze, in attesa di una soluzione abitativa.
E’ proprio su questo terreno che si è scatenato il dibattito sui mass-media, negli ultimi giorni, con i soliti temi e contenuti razzisti a cui siamo abituati da anni.
Da una parte il Prefetto che come al solito chiede il rispetto delle regole (quali?) da parte dei rom e contemporaneamente fa un demagogico appello alla città per non scivolare nel razzismo.
Gli fanno eco le istituzioni del comune che dichiarano fuori controllo la situazione nei campi-lager per i rom situati ormai a tutti gli angoli periferici della città.
A scatenare il tutto la dichiarazione di abbandono di via Barzaghi da parte di Opera Nomadi che si dichiara vittima di intimidazioni prima da parte di una minoranza del lager di via Barzaghi, poi da parte degli elementi esterni già presenti in via Adda (leggi: chi scrive in questo momento!).
Istituzioni e mass-media fanno blocco unico nel rammaricarsi di queta resa di Opera Nomadi e cercano interlocutori (inesistenti) capaci di aiutare le istituzioni a tenere sotto controllo una delle loro spine nel fianco nella città della moda. Tutti, come sempre, invocano l’intervento delle forze dell’ordine, ultima ancora di salvezza per chi si sente sfuggire la situazione (da loro stessi voluta) dalle mani.
La risposta delle comunità rom intanto si rafforza e cerca di organizzarsi su basi unitarie. Seguendo il solco dell’esperienza di lotta in via Adda: l’organizzazione dei consigli, dal basso e indipendenti. Una risposta chiara e netta innanzitutto alle organizzazioni istituzionali che pretendono di avere una rappresentatività che invece hanno perso….sul campo.
Via Barzaghi, Triboniano e la Cascina Bareggiate occupata si danno appuntamento oggi alle 16, a fianco degli sfollati di Corvetto per raccogliere l’appello lanciato dalla baraccopoli di via capo Rizzuto (“lettera aperta alla città di Milano” allegata a questa mail) e costruire una prima manifestazione contro il razzismo e la persecuzione dei rom, per il diritto generalizzato alla casa, per tutti e senza condizioni, per unire le lotte in questa città, sulla base di una chiara piattaforma rivendicativa.
L’assemblea stessa definirà le azioni necessarie a dare soluzione immediata al problema abitativo per i 200 nuovi senza-dimora.
Chiediamo il sostegno esplicito di tutta la Campagna via Adda non si cancella all’iniziativa, prevista per giovedì 17 a partire dalle ore 16,30 sotto la Prefettura, invitiamo tutte le forze impegnate nella lotta al razzismo a fare altrettanto e a dare la propria solidarietà concreta alle vittime del rogo di Corvetto.
Dalla riunione di oggi emergerà un nuovo appello unitario alla mobilitazione e si cominceranno a raccogliere pubblicamente le adesioni.
Manterremo informata la Campagna “via Adda non si cancella”, tutte le organizzazioni con cui siamo in contatto e gli organi di stampa.

Consiglio di via Adda