L’appello lanciato da Melting Pot non sta ricevendo risposta, e nemmeno le migliaia di persone in attesa di capire cosa succederà loro nel prossimo futuro.
A che punto è la richiesta della redazione di Melting Pot di incontrare il ministro Ferrero in merito alla campagna per la modifica del decreto flussi? Dopo innumerevoli telefonate al ministero della Solidarietà Sociale di Roma, ci è stato detto che il ministro è molto impegnato e non ha tempo per incontrare la nostra delegazione.
Scegliere di non rispondere al nostro appello vuol dire lasciare senza risposte le migliaia di persone in attesa di sapere quale sarà la loro sorte nel prossimo futuro.
Mentre continuano le espulsioni di persone che tentano di ritornare al proprio paese per prendere il visto attraverso il nulla osta, mentre più di mezzo milione di lavoratori immigrati vive nella paura di essere fermato dalla polizia e perdere l’unica opportunità rimasta, cosa fa la politica dei palazzi? Cosa aspetta ad intervenire per mettere mano ad una situazione vergognosa che si protrae da troppo tempo?
Le scelte finora prospettate dal nuovo governo in materia di immigrazione sono molto discutibili (mantenimento dei centri di detenzione e di identificazione, liste di collocamento all’estero, decreti flussi triennali, sponsor fatto esclusivamente da associazioni di categoria ed enti locali, presentati come dalle “novità”).
Ma a cosa serve riproporre tutti questi meccanismi, già peraltro previsti dalla legge e che, nella pratica, si è visto che non funzionano? Perché insistere su delle prassi che non fanno altro che mantenere la stessa situazione?
Probabilmente per far vedere che si sta facendo qualcosa, mentre in realtà non si sta cambiando nulla…
Il ministero della Solidarietà sta promuovendo un ciclo di assemblee regionali di ascolto sul tema dell’immigrazione. Si incontreranno sia i rappresentanti degli Enti locali che quelli della società civile e del mondo dell’associazionismo dei migranti. Incontri che – secondo il ministero – sono stati pensati nella prospettiva di valorizzare le realtà presenti sul territorio e cogliere stimoli e proposte utili nel percorso di modifica della legislazione italiana sull’immigrazione.
Melting Pot ha due proposte utili…
Invitiamo tutte le realtà che hanno aderito all’appello di Melting Pot – dalle associazioni ai singoli cittadini – a far propria la lettera inviata due mesi fa ai ministri Ferrero e Amato e le centinaia di adesioni raccolte, per consegnarla durante gli incontri regionali e chiedere le risposte che finora non sono state date.
Ecco l’elenco degli incontri che si terranno presso le sedi regionali.
Inoltre vogliamo costruire un vademecum per le persone interessate al decreto flussi, per fornire alcuni dei consigli utili e le prassi per uscire clandestinamente dall’Italia, possibilmente senza incappare nell’espulsione.
Alla nostra redazione arrivano numerose richieste di aiuto – sia di lavoratori immigrati che di datori di lavoro – per avere consigli su come comportarsi. Cosa bisogna fare se si esce via terra e cosa invece se è necessario prendere l’aereo?
Proviamo a farlo insieme.
Scrivete alla nostra redazione [[email protected]] per consigli ed esperienze pratiche.
di Milena Zappon
[email protected]
Per l’adesione all’appello è sufficente compilare il modulo e spedirlo a
[email protected].
* Vedi le adesione pervenute (pagina in continuo aggiornamento)
Sulla campagna vedi gli articoli:
“Flussi 2006 – Serve subito una regolarizzazione, restando in Italia!“. (16 settembre)
“La paura delle invisibili che sperano nel decreto flussi“. Intervista a Ale, signora ucraina in bilico tra speranza e terrore. (21 settembre)
“Ecco il testo della lettera indirizzata ai ministri Amato e Ferrero per chiedere la modifica del decreto flussi bis“. (23 settembre)
Flussi 2006 – “Accogliete le richieste di Melting Pot”, anche le badanti scrivono ai ministri (23 settembre)
“Decreto flussi – L’ipocrisia non avrà mai fine?”. (26 ottobre)
“Flussi 2006 – Melting Pot chiede un incontro con il Ministro all’Immigrazione”. (11 novembre)
